Freddo nelle ossa 




 FREDDO NELLE OSSA

di Kathy Reichs

Rizzoli 2023

Isabella Zani; Luisa Piussi ( Traduttore )

thriller, pag.393

Sinossi. Da quando sua figlia ha lasciato l’esercito per tornare a vivere a Charlotte, North Carolina, tutto ciò che l’antropologa forense Temperance Brennan desidera è godersi un po’ di tranquillità. Ma il destino bussa ancora alla sua porta una sera di gennaio, quando sull’uscio di casa trova un pacco dal contenuto scioccante: un occhio umano, infilzato su uno spillone come un insetto. Nel bianco dell’orbita sono state incise delle coordinate geografiche, che conducono ad altri resti umani, questa volta rinvenuti nel terreno di proprietà di un collegio cattolico. Nel frattempo, in un bosco non distante dal collegio, la polizia ha scoperto un cadavere, congelato e penzolante dal ramo di un albero. Tutte le scene del crimine hanno delle analogie con alcuni vecchi casi seguiti da Tempe, forse troppe perché le si possa derubricare a coincidenze: l’impressione è che l’assassino stia mandando un messaggio proprio a lei. La scia di sangue si allunga, consolidando i sospetti di Temperance, che per questa nuova indagine può contare sull’aiuto di due vecchie conoscenze: Andrew Ryan, diventato detective privato, e l’agente in pensione Erskine “Skinny” Slidell, maestro di humour nero. Ma il loro intervento non basterà a evitare il peggio. Quando la figlia sparirà nel nulla, Tempe sarà costretta a guardare negli occhi il proprio passato e ad affrontare da sola un incubo feroce.


Freddo nelle ossa 

A cura di Silvana Meloni


 Recensione Silvana Meloni

Il ventunesimo romanzo, pubblicato in Italia, della serie di Temperance Brennan è una ulteriore conferma dell’abilità dell’autrice nel condurci per mano nei meandri di un’indagine complessa; la scrittura, ricca di suspense, ci coinvolge nei momenti drammatici ma riesce anche a farci sorridere, con gli immancabili tocchi ironici che Kathy Reichs inserisce con grande maestria nel racconto in prima persona.

Ho letto con piacere diversi libri della serie e non sono mai rimasta delusa: la competenza, la sensibilità, l’attenzione alla complessità dell’animo umano e, in particolare, alle problematiche sociali e delle donne, rende per me questa autrice estremamente interessante oltre che piacevole nella lettura.

Non voglio dire nulla sulla trama, oltre a quanto si evince nella sinossi, e preferisco concentrarmi sul tema di questo racconto. La parola chiave è “legami”: legami affettivi, legami col passato, relazioni tra i casi che Tempe ha affrontato nella carriera.

La narrazione si snoda così attraverso una concatenazione di eventi criminosi e rilevamento di indizi che rimbalzano nella sfera personale della protagonista, facendo riaffiorare emozioni giovanili che si intrecciano con le angosce del presente. Un momento di destabilizzazione della nostra eroina che, preoccupata per la figlia (congedata dall’esercito con un probabile disturbo da stress post traumatico) patisce la sua indole asociale, e, pur apprezzando la propria indipendenza di vita, soffre l’assenza dell’appoggio del compagno, lontano per necessità di lavoro. 

E dunque la domanda drammatica:

quanto possono essere fondamentali le relazioni umane, i legami che costruiscono l’ossatura stessa della vita di ognuno di noi?

Quando vengono a mancare, o sono messi in pericolo per una qualche contingenza, è come se il gelo ci attanagliasse le ossa, proprio come se fossimo coinvolti in una inattesa e terribile tempesta di neve, che impedisce lo scorrere usuale delle nostre esistenze.

Temperance scopre che la sua stessa storia di antropologa e investigatrice è una fitta rete di casi in qualche modo concatenati tra loro, e che, per riuscire a risolvere l’enigma, dovrà seguire a ritroso la scia degli eventi criminosi della sua carriera e, nel contempo, non potrà fare a meno di dare peso e spazio alle relazioni affettive. Tuttavia, nel colpevole ritardo dell’elaborazione di questa consapevolezza, è costretta a rischiare tutto in un climax finale da ottimo thriller.

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Kathleen Reichs


è nata il 7 luglio 1948 a Chicago, dove ha frequentato scuole cattoliche con le sue tre sorelle. Si è sposata all’età di vent’anni con Paul Reichs, procuratore e comandante dei Marines, con il quale ha avuto due figlie ed un figlio. Nel 1971 si è laureata in antropologia all’American University e nel 1975 ha conseguito un dottorato di ricerca in antropologia fisica presso la Northwestern University. Ha insegnato in diverse università statunitensi e canadesi. Al fine di perfezionare la sua conoscenza del francese, tra il 1989 e il 1990 si è trasferita a Montreal, ed è diventata l’unica antropologa forense con una certificazione in lingua francese in tutto il Nord America. Tra il 1997 e il 1999 è stata consulente del Casualty and Mortuary Affairs Operations Center’s Central Identification Laboratory (rinominato J.P.A.C.) a Oahu, Hawaii. Nel 1999 è stata consulente del Tribunale penale internazionale per il genocidio ruandese; nel 2002 con il dottor Clyde Snow e la Fondazione di antropologia forense del Guatemala si è occupata della riesumazione dei 23 corpi, principalmente donne e bambini, uccisi dai militari e sepolti in una fossa comune nell’area dell’altopiano del Lago Atitlan. Ha lavorato come antropologa forense per il National Disaster Medical System e nell’ottobre del 2001 in seguito all’attentato dell’11 settembre al World Trade Center, dove è stata membro del Disaster Mortuary Operational Response Team per identificare le vittime degli attacchi. Ha lavorato anche con il Pentagono, occupandosi dei cadaveri dei militari americani deceduti durante il secondo conflitto mondiale, la guerra del Vietnam e della Corea. Oggi la sua attività forense la porta a tenere conferenze in molte parti del mondo. Vive spostandosi tra l’ufficio del Chief Medical Examiner a Charlotte, in Carolina del Nord, e il Laboratoire des Sciences Judiciaires et de Medecine Legale a Montreal, in Québec. È docente di antropologia presso la University del North Carolina, a Charlotte. Reichs è stata curatrice di diverse opere scientifiche e ha pubblicato articoli in riviste specializzate. Le sue conoscenze in campo antropologico hanno influenzato la sua attività di scrittrice. Kathleen Reichs ha ottenuto un enorme successo, ma ha ammesso in un’intervista che gestire le sue diverse carriere spesso è stato molto difficile. La maggior parte dei suoi libri di genere thriller medico sono basati su un caso specifico o esperienza vissuta sul campo. Le moderne tecniche di indagine menzionate nei suoi racconti, e la strumentazione necessaria per attuarle, sono parte essenziale dell’attività di antropologa legale che, nella finzione del suo lavoro letterario, cerca di descrivere in maniera accessibile a una vasta gamma di lettori. La protagonista dei suoi romanzi, Temperance Brennan, è un’antropologa forense le cui caratteristiche ricordano da vicino quelle della sua autrice; questo particolare è stato una potente strategia di marketing per migliorare la sua credibilità professionale e il linguaggio specializzato utilizzato nei suoi libri. Temperance lavora presso l’Institute of Legal Medicine di Montreal. Svolge un ruolo importante nelle indagini penali, in particolare nei casi di morte violenta. Identifica le vittime e determina quando e come si è verificata la morte, analizzando i resti in decomposizione, putrefatti o mummificati. Corpi freddi (Déjà dead), il suo primo romanzo, viene pubblicato nel 1997 e segna l’inizio, appunto, di questa famosa serie. Diventa best seller negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito, vendendo più di un milione di copie; sarà tradotto in 22 lingue. Nel 1998 vince l’Arthur Ellis Award come miglior primo romanzo. Tutti i suoi libri raggiungeranno sempre il primo posto nella classifica dei libri più venduti nel Regno Unito. Nel 2007 ha vinto nella sezione internazionale il Premio Piemonte Grinzane Noir.  La serie è composta da 23 romanzi, questo è il 21 pubblicato in Italia. Dai suoi romanzi è stata tratta la fortunatissima serie TV Bones.

A cura di Silvana Meloni

Instagram/silvana.meloni