Il debito




Recensione di Simona Vallasciani


Autore: Glenn Cooper

Editore: Nord

Traduttore: Paolo Falcone

Pagine: 418

Genere: Thriller

Anno di Pubblicazione: 2017

Dopo Dan Brown con “Origin” e Ken Follett con “La colonna di fuoco”, non poteva non fare il suo ritorno anche il terzo pilastro della letteratura thriller storica americana moderna, Glenn Cooper.

In un autunno che si è rivelato essere una vera goduria per gli amanti di questo genere, Cooper ci presenta la sua ultima pubblicazione intitolata “Il debito” edita in Italia con la casa editrice Nord.

Indubbia la bravura dello scrittore, autore tra gli altri del bestseller di fama mondiale “La biblioteca dei morti”, che in questo libro è stato capace di creare una storia assolutamente piacevole, scritta con il suo tipico stile scorrevole e coinvolgente.

La narrazione si snoda in tre parti.

La prima in cui il professore americano Cal Donovan, giunto nell’Archivio Segreto del Vaticano per eseguire alcune ricerche, scopre dei misteriosi documenti che parlano di una grossa somma di denaro chiesta dalla Chiesa ad una ricca famiglia di banchieri ebrei e, attraverso alcuni sbalzi spazio-temporali, si ritorna al passato per comprendere ciò che è realmente accaduto duecento anni prima; la seconda nella quale, una volta presa coscienza del debito, il Papa cerca di risanare gli errori dei suoi predecessori stabilendo un accordo rivoluzionario con la famiglia interessata, e infine la terza parte in cui tutti i personaggi coinvolti dovranno subire la reazione che il mondo intero ha quando viene a conoscenza della notizia.

Tre parti distinte ma così ben congegnate, che il lettore se ne renderà conto solamente una volta concluso il romanzo.

Molti sono anche gli argomenti trattati che interessano le due diverse parti dell’accordo: da un lato un Papa che prende finalmente coscienza dello spirito che anima la Chiesa moderna, negli anni diventata sempre più materialista e attaccata al potere, e cerca di sfruttare la rivelazione appena avvenuta per farla tornare ai valori che le hanno dato origine, andando così incontro a reazioni imprevedibili e a dir poco violente, e dall’altro le insidie di una famiglia, divisa da secoli in due rami differenti e formata da elementi accecati dal denaro sul quale i loro predecessori hanno creato un impero; ma anche la distanza tra due religioni, l’intolleranza, la diffidenza e il sospetto che al giorno d’oggi aleggia sempre di più nella nostra società.

In poche parole Cooper mostra ancora una volta il suo talento in un’opera accessibile e apprezzabile da tutti, basata su un’idea iniziale forse già sentita ma strutturata in seguito in maniera perfetta e decisamente originale.

Glenn Cooper


Glenn Cooper (White Plains, 8 gennaio 1953) è uno scrittore, medico, archeologo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. I suoi libri sono stati tradotti in 31 lingue e, sino al 2014, hanno venduto oltre sei milioni di copie. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma ha lavorato a lungo come sceneggiatore e produttore cinematografico. Il suo primo romanzo, La Biblioteca dei Morti, ha riscosso un successo clamoroso, confermato dai libri successivi. Uno straordinario fenomeno editoriale con oltre 2.500.000 di copie vendute solo in

 

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