Mediterraneo




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Gianluca Barbera

Editore: Solferino

Genere: giallo

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Giovanni Belisario riceve una mail inquietante dal figlio Christian, da tempo lontano da casa e ora, a quanto pare, incappato in qualche guaio sull’isola di Creta. Nel messaggio c’è una richiesta di denaro, la promessa di ulteriori spiegazioni, insomma tutto ciò che serve per mettere in allarme un genitore e indurlo a partire. Ma arrivato in Grecia, Giovanni scopre che il giovane non è più lì. Forse è a Istanbul. Forse a Gerusalemme. In un viaggio scandito da messaggi vocali, indizi, incontri e incidenti, Belisario si immerge nel Mediterraneo, in ogni senso, mentre la caccia all’uomo si accompagna a una ricerca quasi filosofica sulle tracce di radici antiche. Su queste sponde infatti sembra di poterli incontrare tutti: da Arianna a Persefone, da Epicuro a Maometto… E anche la scomparsa di Christian appare legata a un oggetto molto particolare, capace di unire passato e futuro. Un oggetto che qualcuno sta cercando senza sosta e a qualsiasi costo.

Recensione

Christian Belisario lavora per una ONG che si occupa di salvare vite nel Mediterraneo. Il padre Giovanni, scrittore e studioso, riceve una mail con una sua richiesta di aiuto e decide di mettersi in viaggio per ritrovarlo.

Per seguirne le orme la prima tappa è Creta, dove il caso vuole che sia messa in scena proprio una pièce teatrale di Giovanni su Teseo e il labirinto di Cnosso. Atene, Istanbul, Gerusalemme sono i luoghi toccati da Christian nella sua fuga. Pochi gli indizi che lascia e per il padre non sarà facile seguire il sottile filo che dia un senso agli avvenimenti.

Specialmente dopo aver trovato dei file audio del figlio in cui gli rivela di aver rinvenuto un misterioso e avveniristico oggetto che svela gli arcani dello spazio tempo. Riuscirà Giovanni a ritrovare Christian prima che qualcuno gli possa far del male per impossessarsi del prezioso manufatto?

Il libro è il racconto di un viaggio nello spazio e nel tempo. Lo spazio è quello ristretto del Mediterraneo, culla della civiltà occidentale, dove si fondono sapere greco, cristianità, ebraismo e islamismo in un unico grande crogiolo. Il tempo è quello della memoria, di un passato che ritorna e rivive nei nostri ricordi, facendosi presenza ed essenza.

E proprio i racconti e i ricordi di Giovanni diventano il filo conduttore che riporta alla mente di chi legge famosi miti greci, come quello di Persefone o di Teseo, brani della Bibbia e dei Vangeli apocrifi, citazioni coraniche e scampoli di fisica quantistica. E così ripercorriamo assieme all’autore la storia del pensiero della civiltà occidentale, dal mito e dagli dei imperfetti dei Greci, al dubbio socratico, agli Esseni, a Gesù, a Maometto, assieme a cammei che ritraggono Alessandro, Cesare, Cleopatra, Gengis Khan, Einstein.Tutto questo in un grande gioco dove fantasia, leggende e realtà si fondono per creare la particolare visione dello spazio tempo dell’autore che si rivelerà pienamente nel finale.

Il lettore entra in un flusso continuo di reminiscenze e citazioni che lo trascina lentamente in un vortice dove il déjà vu si intreccia con la rivisitazione e con il fantastico. Il racconto procede con un tempo e uno stile quasi cinematografico che ora si dilata e ora si restringe alla maniera di Kubrick.

Quanto al misterioso oggetto che tutti cercano, che viene dal futuro, da un’altra dimensione o da entrambe, (chissà?), è lo specchio del nostro essere, a volte confuso, a volte sin troppo nitido. è il luogo non luogo dove tutto ha senso e dove ogni cosa inizia e finisce, dove si prende coscienza di sé e del mondo, dove ci si ritrova tutti.

È l’oggetto che tutti vorremmo, quello in grado di spiegare il tutto e il nulla, l’origine del tempo e del cosmo, la verità su Dio e sull’uomo. Un oggetto che, utilizzando le parole di Montale, squadri da ogni lato l’animo nostro informe, poiché codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

A cura di Cristina Bruno

https://www.cristinabruno.it/

Gianluca Barbera


Gianluca Barbera: è nato a Reggio Emilia nel 1965 e vive a Siena. Ha lavorato per anni in campo editoriale e ha pubblicato racconti su riviste e in antologie oltre a diversi romanzi, tra cui ricordiamo Magellano (2018) e Marco Polo (2019), entrambi editi da Castelvecchi e vincitori di numerosi premi. Collabora con le pagine culturali de «il Giornale». Per Solferino ha pubblicato Il viaggio dei viaggi (2020).

 

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