Per il tuo bene




PER IL TUO BENE

Marco Bonacossa


DETTAGLI:

Editore: Scatole Parlanti

Genere: Narrativa

Pagine: 180

Anno edizione: 2023

Sinossi. Tante storie diverse ma tutte connesse dalla stessa sorte: finire a Villa Azzurra, istituto torinese per il trattamento delle malattie mentali negli anni Sessanta. Impossibile rimanere indifferenti al racconto asciutto, privo di retorica, di queste vite. Siamo all’alba della rivoluzione guidata dal dottor Basaglia che ha ridato dignità ai malati e ha finalmente riportato umanità nelle loro esistenze. È la storia del processo subito dal professor Giorgio Coda, che dirigeva Villa Azzurra, per i trattamenti disumani imposti ai suoi pazienti: un processo che ha cambiato l’Italia negli anni delle grandi manifestazioni di piazza, delle lotte sociali e politiche e del terrorismo.

 Recensione Francesca Mogavero

Sbarre alle finestre, letti che trattengono, contengono, anziché accogliere e far sognare, e poi risate e canti che sfociano nel pianto e in urla di dolore abissale, la minaccia dell’elettroshock, le botte.

Non serve pensare all’Arkham Asylum di Gotham City o a qualche vecchio film muto, basta guardare a un passo da noi, a quegli edifici, ora abbandonati, case pericolanti di graffiti e gatti randagi, che fino a non molto tempo fa aprivano le porte a persone incomprese, disperate, malate o semplicemente scomode. Aprivano le porte… E poi le richiudevano a doppia mandata alle loro spalle, il più delle volte per sempre.

Oggi, quelle stanze cadenti, quei corridoi infiniti e freddi, sembrano risuonare ancora di ordini, di preghiere, di allegria spezzata, ma anche di consapevolezza, di passi decisi di assistenti sociali, di giornalisti, di infermieri redenti, di giovani che hanno spalancato le finestre su un orrore giustificato “per il tuo bene”, dando l’avvio a un vero discorso sulla salute mentale, a un percorso che ha avuto il suo culmine nella legge Basaglia e non si è ancora concluso. 

Con Per il tuo bene di Marco Bonacossa entriamo nel piccolo grande cosmo di Villa Azzurra, a Torino, dominio incontrastato del dottor Giorgio Coda, “l’elettricista”. Ne ascoltiamo le storie e le voci – dal dolce Faustino alla splendida Viola, da Fabrizio che sa perdonare a Giovanni che ama le parole e aspetta il primo bacio – ne ripercorriamo le vicende fino alla scoperta di una fotografia mostruosa che ha scoperchiato un vaso di Pandora di torture, prevaricazioni e abuso di potere e al processo.

Ma nel romanzo – d’invenzione, ma fino a un certo punto – così come capita nella vita, si intrecciano anche le esistenze e le scelte di Elena, di Luca, degli avvocati, di un Movimento operaio e studentesco che aspira a un mutamento radicale e totale, si sentono gli echi di piazza Fontana, mormorii di clandestinità, versi dei cantautori…

Mentre ci si domanda quanto sia pericolosamente facile appiccicare l’etichetta di “matto”, di “pazzo”, di “folle”, di “isterica” – parole-guardaroba che non dicono nulla – e passare il labile confine tra vittima e carnefice. Spesso è sufficiente solo volgere il capo altrove, annuire piano, abbassare le palpebre e dimenticare le stelle, quell’infinita promessa di serenità e voli liberi, senza cinghie né scariche elettriche.

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Marco Bonacossa


è nato a Pavia nel 1987 dove si è laureato prima in Filosofia e poi in Storia moderna e contemporanea. Ha pubblicato Sicherheits. I disperati del fascismo (Effigie Edizioni, 2016), saggio sulla polizia speciale fascista nell’Oltrepò Pavese dopo il 1943. Ha collaborato con BBC History Italia e ha presentato molte conferenze con il patrocinio dell’Università di Pavia sul tema delle mafie e della storia repubblicana con esponenti di primo piano di politica, magistratura, società civile e cultura italiana. Attualmente si occupa di ricerca e selezione del personale.

A cura di Francesca Mogavero

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