Stranizza




 STRANIZZA

di Valerio La Martire

Garzanti 2023

narrativa, pag.192

Sinossi. Ispirata ai fatti reali del delitto di Giarre, una storia che parla d’amore e dell’odio cieco e immotivato che nasce dal pregiudizio. Sicilia, estate 1980. Da una radio la musica di Franco Battiato si mischia al frinire delle cicale e allo spumare delle onde tra Scilla e Cariddi. Due ragazzi sono sdraiati all’ombra di un pino marittimo in un agrumeto sulle sponde del mare. Il sole sopra di loro, gli aghi di pino sotto la pelle. Ma l’unico movimento è quello del vento. Stranizza è la storia di due ragazzi che si sono innamorati una mattina di giugno. Che hanno vissuto un’estate insieme e che hanno sognato che una stagione potesse diventare una vita.

 Recensione di Davide Piras

Stranizza è un romanzo potente che raccontando il delitto di Giarre si porta appresso la stessa fatica che questa storia ha dovuto affrontare per arrivare al grande pubblico. La prima pubblicazione risale infatti al 2013 grazie a Bakemono Lab, un piccolo palcoscenico.

Ma la recente trasposizione cinematografica sotto la regia di Beppe Fiorello e la ripubblicazione della Rizzoli hanno concesso a questo romanzo lo spazio e la visibilità che meritava, nonostante la questione legata al cinema abbia subito un rallentamento dovuto a delle questioni irrisolte tra la produzione e l’autore.

Valerio La Martire tratteggia personaggi verso i quali è impossibile non provare empatia: Marco e Nino sono infatti due giovani che avrebbero voluto vivere il loro amore come lo abbiamo vissuto tutti.
Lo scenario in cui si muovono è però quello di una terra conservatrice che non concede libertà sessuale e sentimentale agli uomini, prigionieri di una visione maschilista del mondo che affonda le sue radici nei paesini in cui ogni figlio maschio nasce per lavorare e diventare un giorno capofamiglia, con una numerosa prole destinata a garantire la prosecuzione della stirpe.

Quando però l’amore è una stranezza agli occhi della gente, diventa qualcosa da nascondere per i familiari e qualcosa da condannare per chi non può capire. E sono proprio le note di Franco Battiato a fare da colonna sonora alla storia tra Marco e Nino, “Stranizza d’amuri” risuona nelle radio dei bar e in quelle delle case, perché l’amore sarà pur strano ma la normalità è viverlo.

Marco e Nino lo vivono intensamente, senza risparmiarsi, sfidando le malelingue e persino le proprie famiglie. Marco vive anche il carcere, arrivato per una denuncia dell’uomo che in realtà è suo padre: tutti lo sanno e nessuno lo dice. Memorabili le figure delle due madri, Carmela e Carolina, donne del sud così diverse e così uguali.
Attraversando scenari meravigliosi che ci raccontano il mare e le campagne sicule, senza tralasciare città come Catania, l’autore muove i fili con uno stile di scrittura minimalista, scarno di metafore e similitudini, più incentrato sulla narrazione e sugli aspetti pratici dei protagonisti. Questa tecnica così asciutta velocizza la lettura, dà ritmo alla storia e spinge ad andare avanti, anche grazie all’originalità di alcuni personaggi come il professor Leo, ambiguo e misterioso, e il Titano, talvolta tiranno e talvolta padre generoso. 

L’arco di trasformazione dei personaggi è ampio, soprattutto visibile in Nino, che pagina dopo pagina, nonostante i suoi sedici anni, matura fino a capire che alcune scelte, nella vita, vanno fatte a prescindere dalle conseguenze. 

Un romanzo che è anche una sfida, dell’autore ma ancora di più di Marco e Nino nei confronti della società, perché anche se nessuno disse mai che il loro era amore, tutti sapevano che di quello si trattava. E loro decisero di non rinunciarci.

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Valerio la Martire


è nato a Roma il 5 novembre 1981, ha scritto i suoi primi racconti a dodici anni, ha studiato sceneggiatura cinematografica e ha pubblicato il suo primo libro nel 2009. È stato volontario nel mondo ambientalista e ha lavorato come copywriter e curatore di testi per Medici Senza Frontiere e altre organizzazioni internazionali. Tra le sue pubblicazioni, I ragazzi geisha (2009), libro sulla prostituzione maschile; Nephilim Saga (2014, 2015 e 2016), Stranizza (2013), storia d’amore e omofobia, patrocinato da Amnesty International.