Un amico di Kafka




Sinossi. «Fuori cadeva fitta la neve … Dalla Vistola soffiava un vento gelido, ma nella casa di studio ardeva la stufa di terracotta. I mendicanti arrostivano patate sulle braci. I ragazzi che studiavano di notte … ascoltavano le storie». Da suo padre ne ha ascoltate, di storie, il piccolo Isaac – e da quelle sono poi nate le sue. In questi ipnotici racconti il narratore incantato che è Singer porge orecchio alle voci di altri narratori incantati, che a loro volta aprono squarci su vicende, esistenze, universi interi. Sfilano così personaggi indimenticabili: dall’ex attore amico di Kafka allo spazzacamino che indovina i segreti di tutti, dalla donna dagli «occhi gialli» che attira su di sé le disgrazie a quella che è convinta di aver visto Hitler in una tavola calda di Broadway, dal rabbino in collera con Dio per la sofferenza che infligge agli uomini al professore il cui funerale viene accompagnato dai colombi che aveva sempre nutrito… Sullo sfondo, le strade, profumate «di panini appena sfornati, bagel, latte bollito e aringhe affumicate», del quartiere ebraico di Varsavia, o quelle polverose delle torride estati newyorkesi, e le sinagoghe, i bordelli, le case dei ricchi e i tuguri dei poveri, i villaggi e le grandi città: mondi che Singer fa rivivere sotto i nostri occhi con una capacità evocativa che è soltanto sua.

 E ALTRE STORIE

di Isaac Bashevis Singer

Adelphi 2022

Katia Bagnoli ( Traduttore )

Narrativa, pag.338

 Recensione di Roberta Canu

Ciò che ho sperimentato su pelle mentre leggevo i racconti che compongono il libro di Singer, è sicuramente (soprattutto in certe sezioni dell’opera), un’affinità incredibile e sensibile con lo stesso autore, che riesce sempre a rendere unica la sua penna elegante e mai fuorviante nel suo essere così originale e divinatorio.

Un autore che lascia sorpresi per la sua incredibile bravura, per il modo quasi teatrale di fare prosa e per l’alchimia con i suoi personaggi che spesso sono anche terribili e grotteschi o appartenere il più delle volte a un mondo che va di là dal razionale, spingendosi verso il sovrannaturale.

Questo aspetto riesce a incantare, a sedurre e anche a incutere un certo timore reverenziale, ma l’autore non ha scritto una raccolta di racconti basati sul terrore, attenzione, bensì delle storie alla luce del giorno che vogliono quasi ammonire e destare preoccupazione e ansia sugli aspetti negativi del mondo e della vita ma sempre ponendo la religione e Dio come base principale, esorcizzando in un certo senso i demoni (siano essi i vizi o i mostri veri e propri.)

C’è da sottolineare anche un altro aspetto importante, ovvero la versatilità dell’autore che sa parlare al lettore con estrema semplicità ma allo stesso modo utilizzando uno stile molto ricercato, scegliendo personaggi che non siano mai acerbi o poco intelligenti ma che anzi riescano sempre a destreggiarsi in varie situazioni sempre concludenti che nonostante possano sembrare a volte fantastiche, surreali e bizzarre, hanno sempre base solida.

Racconti che assomigliano spesso a delle leggende più o meno tradizionali oppure che pongono l’accento, spiazzando, su una modernità incredibile in cui appaiono figure che spesso hanno volutamente rinnegato la figura dell’Onnipotente, pagandone il più delle volte il conto.

Straordinario infine, il modo in cui Singer, riesca anche spesso a trattare argomenti delicati che riguardano le coppie come ad esempio nel racconto intitolato “L’enigma” in cui Nechele e Oyzer-Dovidl non vanno più d’accordo come un tempo e il tutto ruota (come sempre), attorno alle figure dei demoni, che rimangono sullo sfondo ma sono comunque ben presenti nel mettere zizzania tra moglie e marito.

Racconti permeati da una patina di fascino ancestrale e multiculturale, i quali insegnano a comprendere appieno il valore della funzione della Chiesa in tutto il mondo e il rispetto verso Dio e la donna.

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Isaac Bashevis Singer


dell’autore (1904-1991), Premio Nobel per la letteratura nel 1978, Adelphi ha pubblicato sette titoli, l’ultimo dei quali è Zlateh la capra e altre storie (2021). Un amico di Kafka è apparso in inglese nel 1970.


A cura di Roberta Canu

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