Una ragazza cattiva




Recensione di Giusj Sergi


Autore: Alberto Beruffi

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Un autogrill si trasforma in un’orribile scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, a detta di tutti una brava ragazza, figlia minore di un avvocato. È stata strangolata con la corda di una chitarra. Ma non è tutto. Le è stata messa della colla sulla bocca per farla “sorridere”, le pareti del locale sono state riempite di poster e accanto al corpo è stato ritrovato un piccolo carillon a forma di juke-box, che diffonde una musica tutt’altro che casuale, apparentemente scelta con agghiacciante lucidità. Qual è il messaggio segreto dietro questa messinscena? I macabri particolari della vicenda ossessionano Mattia Mantovani, un chitarrista dal passato tormentato, al punto da portarlo a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte Marco Pioggia e Lara Tarantino, da poco trasferitasi in Italia dopo vari anni di collaborazioni in USA con l’FBi. Ma i tre dovranno agire in fretta. Da qualche parte, infatti, l’assassino sta per colpire ancora.

Recensione

La prima cosa che voglio dire è: leggete questo libro!

Se amate le indagini ben fatte, ben strutturate, i colpi di scena, l’originalità e la musica, allora questo libro fa assolutamente al caso vostro. Posso tranquillamente dire che questo libro mi ha veramente stupita e sorpresa.

Con un intreccio tra presente e passato, l’autore ci porta all’interno di un’indagine che ci induce a esplorare i meandri oscuri della mente umana, della vita da adolescenti in un collegio, tra le torbide macchinazioni che si nascondono dietro il volto di chi vuole arrivare a un obiettivo mietendo sempre le vittime più innocenti e più sensibili.

Omicidi che rispecchiano ognuno un brano musicale, in tutto e per tutto; nella scena rappresentata dall’omicida vedremo rappresentato il testo della canzone scelta e il messaggio che vuole lasciare.

Stranamente, le vicende sono intrecciate a un oscuro passato, tragico e ingiusto, che vede come protagonista un ragazzino con la grande passione per la musica e grandi sogni nella vita, preso di mira da chi nella scuola “comanda”.

Una storia che, oltre al thriller, parla del bullismo, della violenza, della sofferenza, della solitudine contro il mondo, un mondo che ti volta le spalle al momento del bisogno, perché gli adulti si voltano dall’altra parte o si schierano con chi decide di distruggere la vita delle persone più sensibili e facilmente logorabili, perché sole e abbandonate da tutti.

L’autore riesce a coinvolgere e far immedesimare perfettamente il lettore sia nelle indagini sia nelle vicende umane, creando un intreccio e un gioco di specchi che ti inganna, stordisce e conquista del tutto, con un ritmo frenetico, per tutto il libro. Anche dopo aver saputo, compreso, forse condannare il colpevole è impossibile.

Alla fine il carnefice è chi uccide o chi porta a uccidere?

Chi odia o chi porta a odiare?

Un thriller bellissimo che consiglio caldamente.

Alberto Beruffi


Alberto Beruffi esperto di informatica e appassionato di giochi di ruolo, è nato a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Gandalf, Hari Seldon e Sherlock Holmes gli hanno instillato, fin da ragazzo, la passione per la scrittura; Vasco Rossi e i Depeche Mode quella per la musica. Dopo diverse canzoni e alcuni racconti, pubblica con Newton Compton il suo primo romanzo.

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