Weyward




Sinossi.

Kate, 2019
Kate fugge da un marito violento lasciandosi alle spalle la sua vita a Londra e cercando rifugio in campagna, al Weyward Cottage, ereditato dalla prozia. Le mura di quella vecchia casa custodiscono un segreto, nascosto lì dai tempi della caccia alle streghe.
Violet, 1942
L’adolescente Violet è più interessata a collezionare insetti e ad arrampicarsi sugli alberi che a diventare una vera signorina. Finché una catena di eventi sconvolgenti non cambierà per sempre la sua vita.
Altha, 1619
Altha è sotto processo per stregoneria, accusata di aver ucciso un uomo del posto. Conosciuta per la sua misteriosa connessione con la natura e gli animali, è una minaccia che deve essere eliminata.
Ma le donne Weyward appartengono alla natura selvaggia. E non possono essere addomesticate. Intrecciando tre storie attraverso cinque secoli, Weyward è un avvincente romanzo sulla resilienza femminile.

 WEYWARD

di Emilia Hart

Fazi 2023

Enrica Budetta ( Traduttore )

Narrativa straniera, pag.404

 Recensione di Marina Toniolo

C’è qualcosa di magico e potente che accompagna le donne in tutta la loro vita. Una forza interiore che spesso si addormenta cullata dal passare dei giorni, quando è in letargo per le scelte di vita. Ma non sparisce, resta sottopelle pronta a riemergere al bisogno.

Quante subiscono una vita che non sentono loro, piena di doveri e mai di diritti: il patriarcato e il maschilismo sono tutt’oggi, per molte, ancora una vera piaga per il corpo e per l’anima. Donne che si conformano ma che l’istinto suggerisce loro che non è la strada giusta da percorrere poiché hanno in mente un  modo diverso di vivere, di conoscere, di relazionarsi con il prossimo e questo agli occhi degli uomini molto spesso fa paura. Paura atavica di perdere, di non comprendere, di essere piccoli e indifesi.

Ecco che sopraggiunge il possesso: la donna non è più vista come una persona a sé stante, ma come un oggetto da collezionare, da schiacciare nella volontà, da inglobare nel corpo maschile in un ribaltamento di ruoli in cui solo la donna accoglie l’uomo per generare una nuova vita. Emila Hart è una potenza femminile, sprigiona il suo essere in ogni frase scritta in questo suo primo romanzo che mira al risveglio della consapevolezza con una prosa elegante e incisiva. 

Tre donne, tre epoche diverse, tre vite accomunate dai più classici cliché: sono diversa, mi vedono diversa, per gli uomini quel che non capiscono lo devono distruggere, possedere, violentare, processare. Le donne Weyward fin dall’alba dei tempi possiedono un dono particolare: possono curare conoscendo le piante e parlano con gli animali. E’ una linea matriarcale che attraversa i secoli: ogni Weyward ha come primo figlio una femmina a cui passare le conoscenze e, come succede anche nella vita reale, Kate, nei giorni nostri, si è assopita convinta di essere una persona sbagliata che ha causato la morte del padre. Con la fuga in Cumbria nel cottage di famiglia riscopre la parte più vera e intima del suo essere e questo la spaventa.
La potenza che scaturisce dall’animo la frastorna tant’è che non capisce se sogna o se è desta. Ci sono corvi che la tengono sott’occhio, damigelle che le si posano sulle mani, insetti della terra che rispondono al suo richiamo inconscio. La presa di coscienza del potere femminile la porta a non avere più alcuna paura perché, si rende conto, non è da sola ma è parte integrante della natura.
Così come succede alla antenata Altha e alla prozia Violet, Kate abbraccia il nocciolo del suo cuore, accetta le ferite che la vita le ha inferto e procede con sguardo luminoso verso il futuro. Non è una questione di essere vittime: questo pone la donna in una condizione sottile di inferiorità. Le donne che si salvano e ricominciano a splendere sono sopravvissute e ciò dona una potenza di animo ineguagliabile.

Meravigliose le descrizioni naturalistiche del cottage in tutte le stagioni. Un tripudio di colori e di suoni che possono infrangere anche il muro interiore più resistente: il ruscello con le sue acque limpide e gorgoglianti, il gigantesco acero che accoglie famiglie di volatili tra cui i corvi, il giardino pieno di erbe aromatiche e di verdure. Francamente, una vacanza lì me la farei volentieri! 

Il silenzio assoluto le provoca le vertigini, quasi la nausea insieme a una sensazione sconosciuta di libertà. E’ scomoda, come una stoffa ruvida contro la pelle”.

Il silenzio credo che sia la qualità più sottovalutata in assoluto: tutti parlano, tutti hanno sempre qualcosa da dire, da spiegare. Il silenzio mette in movimento il cervello e, alla lunga, crea dipendenza. 

Che ne sapevano loro di anime, quegli uomini che se ne stavano seduti tutto il giorno sui loro scanni, elegantemente abbigliati, e che ritenevano giusto condannare a morte una donna? Io, a mia volta, non penso di saperne molto di anime. Non sono una donna acculturata, a parte quello che mi ha insegnato mia madre, come aveva fatto sua madre con lei. Ma conosco il bene, il male, la luce e il buio”.
Non serve altro.

Incantevole la traduzione che dona ritmo e vigore alle pagine, ‘Weyward’ è un gioiellino dalle molte sfaccettature, adatto alle donne che si sono risvegliate, a quelle il cui processo è a buon punto e per gli uomini che desiderano entrare in un mondo prettamente matriarcale perché generoso, impavido e profondamente ottimista.

Emilia Hart


è una scrittrice anglo-australiana. Nata a Sydney, ha studiato Letteratura inglese e Legge alla University of New South Wales per poi lavorare come avvocato a Sydney e a Londra. I suoi racconti sono stati pubblicati in Australia e nel Regno Unito. Nel 2023 Fazi Editore pubblica in Italia Weyward, il suo romanzo d’esordio successo di pubblico e critica.

A cura di Marina Toniolo

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