THRILLERNORD 17 GRANDI AUTORI ITALIANI
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NOTTI OSCURE vi aspetta in libreria!
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Autori : AA.VV.
Ripartire dalla comunità e dal sogno, è il motto di I love Norcia… La comunità è anche quella degli scrittori che hanno regalato un loro racconto ai terremotati di Norcia. Ognuno di loro ha messo nero su bianco la sua ‘notte oscura’… Leggere un racconto è un modo per capire rapidamente se il mondo di un autore ci piace. E allora, non c’è occasione migliore di questa per aiutare gli altri e, contemporaneamente, conoscere 17 autori italiani, alcuni molto noti, altri emergenti; tutti bravissimi. Tra queste pagine, le loro parole, i loro stili, il loro modo di raccontare una notte oscura. Vi assicuro che si tratta di una raccolta di altissima qualità, che copre tutto…l’arcobaleno thriller…noir…horror… Provare per credere!
Antonio Lanzetta – Nella Pioggia
Matteo, giovane scrittore, è stato ucciso a sangue freddo. Sarà Nicola, il fratello, a scavare nella sua vita, seguendo le tracce lasciate nei suoi scritti e cercando, così, di accorciare la distanza che da anni li divideva. Nella mente un chiodo fisso: perché? Un racconto in cui la suspense cede il passo alle emozioni, il passato e il presente si fondono in una storia di violenza e dolore.
Gianluca Morozzi – Il caso della scimmia con tre braccia
Due poliziotti parlano di un caso tra i tavoli di una squallida osteria di Bologna. Le note di una canzone orribile, trasmessa implacabilmente da tutte le radio, accompagnano lo sviluppo della trama. Bel racconto, scritto con ironia e leggerezza dall’autore bolognese che non risparmia qualche frecciatina al vetriolo “all’abominevole gusto musicale dell’italiano medio”. Ulteriore punto a favore: il racconto è cruelty free verso gli animali e, in particolare, verso il gatto, personaggio cruciale che attraversa indenne – e con ancora tutte le sue sette vite – la storia.
Gianni La Corte – Notti Oscure
Oscurità, terrore e determinazione tra le macerie: nelle pagine del breve, ma chiaro, racconto di Gianni La Corte, sono racchiusi sentimenti ed emozioni provati o scaturiti con un sisma. L’autore narra tutto questo attraverso gli occhi di un soccorritore che si confronta con le reazioni di chi è in pericolo, ma anche di chi è sopravvissuto. Il protagonista scopre sulla propria pelle che, molto spesso, le situazioni d’emergenza portano alla luce segreti e ossessioni nascoste in profondità: anche le persone più care potrebbero trasformarsi in pericolosi sconosciuti. Un’incalzante climax che avvolge il lettore.
Pierluigi Porazzi – Salutami Elvis
Immaginate la possibilità di vendere l’anima al Diavolo, di poter comprare la vita eterna. E se fosse davvero possibile? Nonostante la brevità del racconto, Porazzi riesce egregiamente a coinvolgere il lettore trasportandolo completamente all’interno della storia. Vi stupirete di come vi sembrerà di sedere vicino al protagonista e di vivere le sue stesse sensazioni. Un plauso meritato infine per il titolo, super accattivante.
Diego Lama – La manina
Avete presente la voce di Jack Nicholson in Shining, quando chiama… “Weeeeendyyyyyy”? E la faccia del pagliaccio di It? Ecco, immaginate il titolo di questo racconto letto da Pennywise, con la voce di Jack Torrance… “La maniiiiiinaaaaa”… e capirete l’atmosfera che si respira in questa storia….
Stefano Tura – Social Killer
Paura. É questa la parola che segna l’inizio del racconto. Sin dal principio, l’ansia e l’angoscia crescenti della protagonista diventano nostre, portandoci lentamente a riflettere su come oggigiorno, a causa dei social, acconsentiamo inconsciamente e ingenuamente a diventare potenziali vittime, con dei semplici click. Raccontando molto di noi stessi. Tutto. Talvolta troppo. Mentre i dubbi aumentano, il confine che separa la realtà dalla finzione appare sempre più sottile, fino all’ultima rivelazione.
Piergiorgio Pulixi – Il marito perfetto
Una donna, dopo aver scoperto la verità sul conto del marito che credeva perfetto, fugge dalla propria vita: abbandona i figli, cambia identità e vive per qualche tempo in clandestinità. Verrà ritrovata dal commissario che ha una rivelazione tanto agghiacciante su come sono andati i fatti da ribaltare nuovamente la sua vita. Con uno splendido gioco del chi ha fatto cosa, Pulixi confeziona un piccolo gioiello in poco più di una decina di pagine.
Alessandra Pepino – Dietro la tonaca
Un racconto dal forte sentire, letteralmente. Come sopportare un mondo che ronza e percuote i timpani sensibili? E se dall’iperacusia si può guarire, si può dire lo stesso di una mente ormai frastornata nel profondo, nella quale il rumore, da inconsistente comparsa, ha assunto il ruolo di protagonista? Matteo si rifugia in una bolla di ovatta e social network, scatti d’ira e abbracci spasmodici… una bolla che diventa ossessione, un abisso nero, ineluttabile e spesso come la tonaca di una suora.
J.P. Marshall – Una preghiera per morire
Una preghiera per morire è un racconto crudo, senza mezzi termini. Marshall ci butta subito in un’ambientazione noir con personaggi, buoni e cattivi, che non vanno tanto per il sottile. Linguaggio crudo e immagini forti condiscono la narrazione scorrevole, con un finale a sorpresa che ci lascia a bocca aperta.
Romano De Marco – Il salto di Natale
Un crudele Canto di Natale dei giorni nostri, in cui la disperazione prende l’uomo per mano, guida i suoi pensieri e le sue azioni; perché solo questo gli è rimasto: la disperazione. Una disperazione cinica ed egoista, che gli fa ascoltare solo una personale voce interiore, mentre tutto il resto viene messo a tacere. Tutto il resto viene fatto sparire, in una sorta di liberazione.
Matthias Graziani – I morti cadono dal cielo
Un detective della polizia di New York, giunto sul luogo del quinto suicidio stravagante avvenuto in una settimana nel Bronx, intuisce che le morti sono collegate tra di loro, per quanto ancor più strampalata risulti l’idea. In ventidue pagine Matthias Graziani condensa di tutto: c’è il poliziotto cattivo con i suoi pessimi vizi (fumo, droghe), due tipici agenti federali, la New York multietnica, il bioterrorismo e, ovviamente, il finale a sorpresa, che ti lascia con la speranza che l’autore decida di rendere il racconto il trampolino di lancio per un romanzo.
Francesca Bertuzzi – Come posso aiutarla?
Miriana, centralinista della linea anti-suicidio, si trova a dialogare con un uomo che vorrebbe conforto e aiuto. Seria e professionale quale è, Miriana decide di aiutarlo. Un racconto che non ti aspetti! Breve, avvincente; con un colpo di scena finale inaspettato, che lascia l’amaro in bocca, ma che non guasta!
Fabio Mundadori – La regina bianca
La regina bianca, racconto creato dalla magistrale penna di Fabio Mundadori, vincitore dei primi “Giallolatino” e “Garfagnana in giallo”, ci porta ad assistere a un adrenalinica partita a scacchi tra un ispettore di polizia e una spietata serial killer. Lo scontro epocale tra bianco e nero, tra bene e male, tra giusto e sbagliato viene egregiamente riassunto dallo scrittore in poche pagine ricche di originalità e imprevedibili colpi di scena che dimostreranno come, alcune volte, le due parti possano sorprendentemente scambiarsi.
Diana Lama – Crescendo si impara
È inquietante il racconto di Diana Lama, scritto con parole semplici e uno stile diretto. La freddezza con la quale la protagonista narra la sua storia lascia di sasso, e ci si sente inermi di fronte alla tragedia che si compie. E, giunti al finale, pensiamo al titolo… “Crescendo si impara”: qual è per noi il vero significato di questa frase?
Giorgia Lepore – Le feste comandate
2 Gennaio. Una ragazza ricoperta di sangue cammina per strada. Arrivata in ospedale, non parla e ha lo sguardo assente. Il caso appare complicato, dato che non si conoscono le generalità della ragazza e non si ha una sua versione dei fatti. Di chi è quel sangue? La ragazza è anch’essa una vittima o è il carnefice? L’autrice, in 14 pagine, intesse un racconto che coinvolge; entrare nella mente della protagonista è affascinante e, per questo, sarebbe interessante un maggiore approfondimento del personaggio e della storia.
Lorenzo Scano – Topo di Campagna
Come nella celebre favola, il topo di città va a trovare il topo di campagna. La sensazione di guai è immediata. La rassicurante e tranquilla esistenza viene turbata, sconvolta. Il passato riaffiora nella mente del topo di campagna, ma solo per una manciata di giorni. Poi tutto riprende il suo corso pacato, normale, legale… perché “tutto ciò che non ti uccide, ti fortifica”.
Tersite Rossi – Il crollo
“Il Crollo” fa parte del filone della narrativa d’inchiesta, in particolare riguarda il problema delle costruzioni crollate in seguito al terremoto, tema sicuramente attuale. Il racconto trova il suo punto originale nell’inserimento del mondo dell’editoria come parte integrante dell’indagine di un commissario amante della letteratura ma non dei gialli. L’inchiesta, infatti, è pubblicata in un libro di vera e propria denuncia, portando quindi il racconto su un livello superiore di analisi e riflessione. Chissà che leggere qualcosa che non sia nelle vostre corde si riveli illuminante. Noi di thrillernord abbiamo provato a presentarvi ognuno di questi racconti, con il cuore… Ora sta a voi! Leggere le recensioni, acquistare il libro (per una buonissima causa, oltre che per il vostro piacere di lettori thriller!) e spargere la voce! Perché il passaparola ha un enorme potere!!! Grazie a tutti voi che ci leggete e che continuate a seguirci!
Lo staff di thrillernord